Ricambio d’aria negli ambienti chiusi in inverno: i nostri consigli
Arieggiare gli ambienti chiusi è una pratica sempre consigliata e in questo periodo storico lo è ancora di più: cambiare regolarmente l’aria, infatti, permette non solo di disperdere polveri, anidride carbonica e vapore acqueo che normalmente si concentrano nelle stanze chiuse, ma aiuta anche rimuovere germi, batteri e virus che si trasmettono per vie aeree.
Per effettuare il cosiddetto “ricambio d’aria” è prassi aprire di frequente le finestre. Se tuttavia questa pratica durante la bella stagione non dà problemi, in inverno la situazione si complica: a nessuno piace aprire le finestre quando fuori ci sono solo 3-4 gradi, vero?
Come fare quindi? Esistono diversi espedienti per garantire un buon ricambio d’aria anche in inverno, senza rischiare di raffreddare eccessivamente la propria abitazione: vediamoli assieme.
Ricambio d’aria in inverno: attenzione all’umidità
In inverno, visto che porte e finestre si tengono più chiuse rispetto ad altri periodi, l’umidità all’interno delle nostre case aumenta e questo rischia di provocare la formazione di muffe, che non sono né belle a vedersi né tanto meno salutari.
È quindi importante tenere sotto controllo il tasso di umidità e aprire spesso porte e finestre è un buon metodo per evitare che raggiunga livelli allarmanti. Tuttavia, nel periodo invernale questa pratica nasconde una controindicazione: la dispersione del calore verso l’esterno, raffreddando così l’abitazione. Questo a sua volta provoca la necessità di alzare il riscaldamento, che non solo rialza il livello di umidità, ma impatta anche su bolletta e ambiente (non dimentichiamoci che gli impianti di riscaldamento sono tra le principali fonti di polveri sottili).
Se quindi non si presta attenzione a come si arieggiano i locali durante la stagione invernale, si rischia di cadere in un circolo vizioso, che tuttavia può essere spezzato.
Arieggiare gli ambienti in inverno: aprire le finestre spesso e per poco tempo
Esistono due metodi principali per garantire un buon ricambio d’aria a un ambiente chiuso:
- l’aerazione manuale, ossia l’apertura diretta delle finestre
- la ventilazione meccanica controllata (VMC)
È vero, abbiamo appena detto che aprire spesso le finestre in inverno può essere controproducente, ma resta comunque il metodo più pratico ed economico! Bisogna solo fare attenzione a come lo si fa.
Durante il periodo invernale è consigliabile infatti aprire spesso le finestre, ma per periodi di tempo limitati: non bisogna mai lasciarle aperte per più di 10 minuti ed è importante che siano spalancate del tutto per velocizzare il processo, evitando di ricorrere ad aperture a ribalta o di pochi centimetri.
Per minimizzare l’apertura delle finestre riduci l’umidità
Un altro accorgimento da non sottovalutare è quello di ridurre al minimo le situazioni che provocano la concentrazione di umidità nell’aria e di conseguenza la necessità di aprire spesso le finestre.
È quindi consigliabile:
- evitare di stendere il bucato in casa
- aprire la finestra della cucina dopo aver cucinato (la dispersione di odori e vapori sarà molto più rapida di quanto possa fare la sola cappa aspirante)
- aprire la finestra del bagno dopo la doccia, assicurandosi di lasciare chiusa la porta per non diffondere il vapore acqueo in altre stanze
VMC e ricambio d’aria: gli alleati perfetti per il periodo invernale
Il metodo più efficace per garantire un ricambio d’aria ottimale ai locali chiusi è sicuramente la VMC.
La ventilazione meccanica controllata è un sistema che permette di cambiare l’aria negli ambienti senza dover ricorrere all’apertura di porte e finestre, limitando la dispersione energetica.
Ciò è possibile grazie allo scambiatore di calore a doppio flusso continuo di cui gli impianti VMC sono dotati, che consente di espellere l’aria viziata, immettendo al tempo stesso quella pulita dall’esterno: in questo processo essa viene riscaldata, così da mantenere costante la temperatura della stanza.
Il sistema a ventilazione meccanica controllata permette inoltre di monitorare il livello di umidità dell’aria, attivandosi se necessario per ridurlo: il tutto permette di recuperare fino al 90% del calore che altrimenti andrebbe disperso nei vari processi, massimizzando i risparmi energetici e i costi in bolletta (e lo stesso vale anche in estate!).
L’installazione di un impianto VMC è quindi particolarmente indicato nel caso tu voglia migliorare l’efficientamento energetico dei tuoi locali, oltre ad arieggiarli con facilità sia in estate che in inverno. E senza aprire la finestra!