Gli aspetti fondamentali nella progettazione di una pergola bioclimatica

progettazione di una pergola bioclimatica

Quando si decide di installare una pergola bioclimatica nel proprio cortile, capire dove posizionarla è molto importante.
Se progettate con attenzione, infatti, queste strutture permetteranno non solo di ricavare una zona d’ombra esterna, ma anche di migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione, comportando risparmi in termini economici.

Questo è possibile soprattutto quando la struttura ombreggiante viene addossata ad una delle pareti dell’abitazione riparando in questo modo non solo la zona immediatamente sottostante, ma anche la parete stessa, isolando la stanza interna in modo da renderla meno esposta agli agenti atmosferici.
Tutto questo riduce il calore e il freddo che possono penetrare all’interno, poiché la pergola agisce già come una prima barriera esterna.

Tuttavia, considerando che la pergola ostacola per sua natura la luce del sole, bisogna valutare bene dove collocarla in base all’orientamento solare e alla disposizione delle stanze interne.

Affinché il riparo offerto sia efficace, è inoltre importante tenere conto dell’orientamento solare nei mesi in cui verrà utilizzata maggiormente, e del relativo clima durante le quattro stagioni.
Queste strutture, infatti, oltre a essere dotate di lamelle orientabili che permettono di regolare a piacimento l’ingresso della luce esterna, possono anche essere chiuse lateralmente, ricavando di fatto uno spazio esterno fruibile praticamente tutto l’anno.

Progettare una pergola e la sua collocazione: la parola dell’esperto

Abbiamo chiesto il parere di uno dei nostri collaboratori, l’Architetto Michele Pozzati, per spiegarci meglio quali sono gli aspetti fondamentali da tenere conto per una corretta progettazione e collocazione di pergole e sistemi oscuranti in generale.

Quali sono gli aspetti più importanti da tenere in considerazione quando si sta progettando una pergola bioclimatica?

Gli aspetti fondamentali da considerare in fase di progettazione e preventivazione sono diversi, quelli a cui bisogna prestare maggior attenzione sono:

  • Le norme urbanistiche del comune di appartenenza.
    Occorre sempre informarsi presso l’ufficio tecnico presente nel proprio comune, e tramite il Regolamento Edilizio della regione di appartenenza, per non incappare in abusi edilizi e conseguenti sanzioni.
  • I regolamenti condominiali.
    Nel caso in cui abitiate in residenze non indipendenti, come condomini, villette a schiera o borghi rurali, dovrete comunicare preventivamente l’intenzione di realizzare la pergola all’amministratore e agli altri condomini, onde evitare liti e possibili vertenze legali.
  • L’orientamento dell’abitazione.
    A seconda dell’orientamento si potranno valutare soluzioni progettuali differenti, con particolare riguardo alla dimensione della struttura, all’orientamento delle lamelle e alla presenza di schermature verticali.
  • La progettazione interna dell’abitazione.
    Conoscere le caratteristiche delle stanze attigue alla struttura ombreggiante aiuterà a capire quali sono i punti da valorizzare.
  • Le esigenze del cliente.
    Per quale motivo si desidera installare una struttura ombreggiante?
    Per ricavare uno spazio dove organizzare feste oppure uno spazio in cui riparare dal sole l’automobile?
    Per creare una postazione lavorativa en plein air o per delimitare uno spazio sicuro dove far giocare i bambini?
    A seconda dell’utilizzo il tipo di pergola o il sistema oscurante da installare varia, così come la sua posizione.

Quanto influisce la posizione del sole sulla collocazione della struttura?

L’orientamento solare è di assoluta importanza per via degli effetti che il sole ha nei confronti delle nostre vite e nei confronti delle nostre case.
Per la corretta progettazione di una struttura ombreggiante, quindi, è bene informarsi tramite un’attenta e minuziosa analisi dell’ombreggiamento che una tenda o una pergola bioclimatica possono offrire e in quali ore.

Questo è vero soprattutto nelle stagioni più calde e più fredde, estate e inverno, periodi in cui calibrare sapientemente l’apporto solare diventa essenziale per evitare di avere disagi dovuti a una mancanza o ad un eccesso di luce.

Per esempio, riporto l’esperienza di un cliente che lamentava come il suo vecchio gazebo non riuscisse ad ombreggiare a dovere la relativa porzione di scoperto nelle ore pomeridiane. Dall’analisi dell’orientamento solare nelle stagioni in cui il gazebo veniva maggiormente utilizzato, abbiamo capito che sarebbe bastato ampliare di pochi mq. la nuova struttura a lamelle orientabili ed installare un telo oscurante su un solo lato, il più esposto ai raggi solari, per poter finalmente beneficiare dell’ombra desiderata.

Anche gli altri aspetti climatici (vento, pioggia, umidità) sono importanti?

Assolutamente, anch’essi vanno tenuti in considerazione, in particolare i fenomeni ventosi, che sono principalmente periodici, e l’umidità: avere infatti una struttura ombreggiante interamente in alluminio, come quelle dei prodotti Ke Outdoor, mette al sicuro il cliente da futuri problemi dovuti alle dispendiose manutenzioni che si avrebbero nel caso di tettoie in legno, o a ruggine nel caso di strutture in ferro.

Si possono sfruttare anche alberi e piante per ampliare ulteriormente la zona d’ombra?

Alberi e piante da sempre sono utilizzati per l’ombreggiamento, ma anche in questo caso bisogna prestare attenzione alle specie che andremo a piantare nel nostro giardino.

I sempreverdi, per esempio, limiteranno l’apporto di luce solare non solo in estate, ma anche in inverno e quindi è meglio evitare di piantarli a ridosso dell’abitazione, soprattutto sui lati est, ovest e sud. Su questi orientamenti è meglio preferire, infatti, specie caducifoglie, che nei mesi invernali perdono le foglie, facendo così oltrepassare i raggi solari, mentre in estate li bloccano, grazie alle loro naturali chiome che creano folte barriere.

È vero che i modelli migliori, oltre a ombreggiare, consentono anche di risparmiare energia?

I migliori modelli, come quelli di Ke Outdoor, abbinati a un’attenta analisi preliminare, consentono di risparmiare energia elettrica e per questo di ottenere bonus fiscali come la detrazione del 50% della spesa nei casi previsti dalla normativa Enea di riferimento (dato aggiornato a giovedì 07.05.2020).

Per esempio, se installiamo una pergola bioclimatica, una tenda, una vela, o qualunque schermatura solare su una parete esposta a sud, nei mesi da maggio a settembre riusciremo ad apportare un miglioramento termico sulle murature, con conseguente risparmio quantificabile in centinaia di euro.

Questa considerazione rende l’acquisto di queste strutture e di questi prodotti un vero e proprio investimento non solo in termini economici, ma anche di sostenibilità ambientale grazie all’energia risparmiata.

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